Il Gazzettino di Treviso
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L'Azione Illustrata - Archivio pdf
Il Popolo - Settimanale della diocesi di Concordia-Pordenone
Nel dicembre 1964, mons. Paride Artico, succeduto a mons. Domenico Visintin, avviò l'edizione di un periodico per "dialogare" con le famiglie della comunità parrocchiale e con gli emigrati di origine opitergina.
In quel momento, alla scelta e al bisogno di comunicare non fu certo estraneo lo spirito del Concilio Vaticano II. Sopra la testata il primo "DIALOGO" riportava "Numero unico". Fu invece il primo della serie ininterrotta di numeri mensili fino all'attuale 61a annata.
Presso l'archivio parrocchiale sono conservati, naturalmente, tutti i numeri finora usciti; quelli pubblicati da luglio 2012 sono archiviati in formato pdf e liberamente consultabili sul rinnovato sito web della parrocchia di Oderzo: parrocchiaoderzo.it/il-dialogo.
Sul blog "digilander.libero.it/dialoghettoweb" curato da Giuseppe Migotto erano archiviate in formato html anche alcune annate del Dialoghetto (Dodici mesi di cronaca opitergina), la rubrica interna al giornale che mensilmente riepiloga la cronaca cittadina riveduta e commentata. |
Polittico è stato un giornale bimestrale di informazione politica, culturale ed ecologica, pubblicato dal 1986 al 1992 a Oderzo dalla Cooperativa "Il Cerchio Aperto" e diffuso gratuitamente dapprima a tutte le famiglie di Oderzo, in seguito anche a tutte le famiglie di Motta di Livenza, oltre che inviato a molti interessati delle zone limitrofe, arrivando alla tiratura di 10 mila copie. Il periodico, diretto da Adriano Miolli, contava su un significativo numero di collaboratori costanti e saltuari. Si reggeva sulle entrate pubblicitarie, su un discreto numero di abbonamenti dei lettori e sul supporto finanziario - all'occorrenza - di alcuni "cooperatori". Tuttavia l'onerosità dei costi editoriali e della distribuzione non più oltre sostenibili finì col rendere inevitabile la cessazione delle pubblicazioni.
Anche se chi scriveva non nascondeva il proprio orientamento politico-culturale e la critica a forme e iniziative di governo locale, l'impresa giornalistica era libera da condizionamenti partitici e aperta all'accoglienza di una pluralità di voci e di apporti. Non va dimenticato che questa via "trasversale" veniva tentata - non in una metropoli, ma alla periferia provinciale - all'interno degli anni finali della cosiddetta "Prima Repubblica" prima dell'esplodere della "Tangentopoli" italiana e veneta, in cui le "famiglie politiche" formatesi nel dopoguerra in un certo senso comprendevano ed esaurivano tutto lo spazio operativo esistente.
Vari articoli di quell'epoca, oggi riletti, non possono che mostrare le stimmate di quella stagione e restare relegate alle congiunture che li hanno motivati. Altri si rivelano meno effimeri perché seppero già allora guardare con lucidità le problematiche che si stavano apparecchiando per il nostro paese e non le analizzavano con spirito settario. Altri si potrebbero scrivere tali e quali oggi, perché «molto da allora è cambiato perché nulla cambiasse».
Sto valutando un progetto di digitalizzazione di tutti i numeri pubblicati di Polittico, per renderli disponibili in pdf, per chi non avesse mai conosciuto il giornale o si compiacesse di rileggerlo. Vedremo. Intanto è possibile riproporre almeno gli articoli di argomento culturale, coerenti con i contenuti di cui si occupa ora il sito locusglobus.it.
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