Non a molti è noto che Aldo Zanardo, docente di filosofia morale all'università di Firenze e storico direttore della rivista Critica marxista, mancato il 28 agosto scorso a Sesto Fiorentino, dove risiedeva, era nato ad Oderzo nel 1931.
Chi se ne ricorda conoscerà probabilmente uno dei suoi testi più letti, Filosofia e Socialismo (Editori Riuniti, 1974) e, dal punto di vista politico, l'importante intervista che fece alla vigilia del rinnovo del Parlamento Europeo ad Enrico Berlinguer, L'Europa, la pace, lo sviluppo, sul tema del futuro della Comunità europea, pubblicata su «Critica marxista», n. 1-2 del 1984.


Aldo Zanardo (Oderzo, 10 ottobre 1931 - Sesto Fiorentino, 28 agosto 2025)
Aldo Zanardo (coetaneo e compagno di scuola di Mario Bernardi), laureatosi alla Normale di Pisa nell’a.a. 1955-56 con una tesi su Aspetti della formazione filosofica di Carlo Marx (relatore Cesare Luporini) e poi borsista a Napoli, grazie ad una borsa di studio dell’Istituto italiano per gli studi storici fondato da Benedetto Croce (cfr. iiss.it/member/z-archivio-borsisti/), divenne dal 1969 docente di filosofia morale all’università di Firenze per più di un trentennio.
Parallelo fu l'impegno diretto anche nell’attività politica e nell’organizzazione culturale: consigliere alla Provincia di Firenze, componente per diversi anni del Comitato centrale del Partito Comunista e, soprattutto, direttore della prima serie di «Critica marxista», la rivista teorica del Pci, guidata dal 1985 al 1991 (Nota).
Dopo la fine del Pci, divenuto Pds, che ne aveva deciso la chiusura, diede vita e continuò a dirigere, insieme ad Aldo Tortorella (cui era molto legato), la nuova serie di «Critica marxista», che prosegue a tutt’oggi le sue pubblicazioni.
Un profilo culturale di Zanardo è stato brevemente rievocato da Sergio Petrucciani nel Manifesto del 5 settembre 2025:
«Come filosofo, Aldo Zanardo era una figura decisamente originale. Il suo interesse principale era quello di approfondire, come recita il titolo del suo libro più importante, pubblicato nel 1974, il rapporto tra Filosofia e socialismo. Sebbene si fosse formato in un’epoca di ortodossie, niente era più lontano da lui del marxismo ortodosso. Da esso si distanziava perché al centro del suo pensiero vi erano (oltre a una forte attenzione per il mondo cattolico) tre tematiche profondamente intrecciate l’una con l’altra: l’etica, la libertà, l’individuo.
Con Tortorella, anche lui recentemente scomparso, Zanardo condivideva la tesi che, nonostante il realismo di cui Marx aveva sempre fatto professione, non avesse senso parlare di socialismo senza muovere da una radice etica. Di qui discendeva anche il suo interesse per il socialismo neokantiano tedesco e austriaco del primo Novecento, al quale aveva dedicato un denso studio. Ma l’etica socialista non poteva essere altro che un’etica della libertà, della libertà effettiva di tutti e di ciascuno. Il tema era fortemente presente in Marx, ma nonostante questo restava una domanda che non si poteva eludere: il marxismo aveva pensato la questione della libertà in modo adeguato, oppure certi nefasti esiti politici erano collegati anche a insufficienze teoriche di fondo?
Con questa problematica Zanardo si confronta in uno dei suoi saggi più belli: La teoria della libertà nel pensiero giovanile di Marx, pubblicato nel 1966 su «Studi storici». Scrivendo nei fervidi anni Sessanta, quando il marxismo poteva ancora apparire come l’orizzonte teorico capace di decifrare l’epoca e i suoi contrasti, Zanardo non esitava a sottolineare, accanto ai meriti, anche i limiti della visione marxiana della libertà: una visione che, per dirla in breve, gli appariva insidiata da una troppo facile e ottimistica visione dei rapporti tra individui e società.
Come se bastasse togliere di mezzo la proprietà privata e il capitalismo per conciliare e superare tutti gli antagonismi. La società moderna, avvertiva invece Zanardo, è fatta di individui differenti e irriducibili, e dunque anche conflittuali. Ed è necessario un grande scavo teorico per capire se e come in essa possano ancora trovare ascolto le istanze solidaristiche che furono proprie della tradizione socialista».
Nota
- [2025] Sergio Petrucciani, Addio ad Aldo Zanardo, profondo filosofo marxista, «il manifesto», 5/9/2025 | ilmanifesto.it/addio-ad-aldo-zanardo-profondo-filosofo-marxista)
- [2025] Franco Astengo, Ricordo di Aldo Zanardo, 5/9/2025 | francoastengo.substack.com/.../ricordo-di-aldo-zanardo
Aldo Zanardo | Le opere
>>> I contributi teorici e politici di Aldo Zanardo (Vedi)