L’Atelier Tullio Vietri è l’ultimo studio in cui tra 1995 e 2008 il pittore ha lavorato e raccolto la più parte delle sue opere, ad eccezione della collezione privata della famiglia. Ora è proprio la collezione privata che ha trovato spazio all’interno dell’atelier, dopo che nel 2017 i dipinti e la grafica che vi erano collocati sono stati acquisiti, insieme a libri e archivi, dal Comune di Oderzo città natale dell’artista e, per sua volontà testamentaria, custode della sua opera.
L’atelier - casa della memoria – rimane come testimonianza di un’esperienza umana artistica e culturale che a Bologna è maturata in lunghi anni di studio e di attività. E vuole essere a fianco del Comune di Oderzo nell’impegnativa opera di valorizzazione dell’opera artistica e culturale di Vietri, tenendone viva la memoria tra quanti lo hanno conosciuto, contribuendo a diffonderne la conoscenza a pubblici più ampi e giovani, sollecitando l’interesse della critica.
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L’Atelier Tullio Vietri, aperto al pubblico nel 2020, si trova appena fuori dal centro storico di Bologna, poco lontano da Porta Saragozza e dall’abitazione in cui l’artista viveva.
Le due stanze e l’archivio contengono circa 1.500 opere tra dipinti e grafiche, insieme a cavalletti, tavoli da disegno, matite, pennelli, barattoli di colore e di colla. Prove eloquenti di una lunga attività, in cui l’arte si intrecciava alla militanza politica: qui aveva sede la redazione della rivista “Critica Radicale”, da lui fondata e diretta.