È stato recentemente pubblicato il libro di Alice Barro Paneghel (psicologa e presidente dell’associazione AiutoDonna di Oderzo) e Raffaella Pea, Repubblica di Venezia. Donne veneziane pioniere del diritto allo studio e al lavoro, per una cultura delle pari opportunità, Gianni Sartori Editore, 2022. Su questo testo, sabato 26 novembre alle ore 17, in sala consiliare di Motta di Livenza, è stata organizzata un’occasione di dibattito su “Repubblica di Venezia: tempi e luoghi di emancipazione femminile”.
Oltre all’inquadramento del diritto veneziano a tutela delle donne (Lazzaro Marini) e alla presentazione del libro-antologia (Raffaella Pea), Maria Teresa Tolotto si soffermerà su dei documenti veneziani d’epoca (dagli archivi del Museo Correr) e in particolare sulla querela di Elisabetta Contarini nel 1682 per rivendicare una eredità. È un corposo dossier (di 78 pagine) da cui si ricavano non soltanto gli interessi economici in causa ma anche i maltrattamenti che essa subì nei pochi mesi che visse con il marito, certo Pietro Morosini. Elisabetta Contarini, nata il 17 agosto 1663, rimasta orfana di entrambi i genitori a soli tre anni, vivrà con una zia paterna in un convento di Padova e morirà il 25 maggio del 1681 … a quasi tre mesi dal matrimonio celebrato il 1° marzo di quello stesso anno.