Due numeri dell'Azione Illustrata (51 e 52) del 12 e 13 dicembre 2017, a cura di Mario Sanson, sono dedicati a una serie di prodotti agricoli e frutti tipici, coltivati normalmente nelle campagne dell'Opitergino Mottense e colline del Vittoriese Coneglianese, oggi conosciuti quasi solo dagli addetti ai lavori.

 

Si tratta di frutti speciali delle nostre terre dalle proprietà organolettiche e dai sapori unici, non omologati a quelli di produzioni standardizzate e magari assecondate in modo artificiale ed intensivo, senza tener conto dei tempi della natura:  gli antichi mais badoera bianca e dente di cavallo rosso a Chiarano, il granoturco rosso di Aquileia, la zucchina gialla trevigiana, l'uva recantina, le verdine o cavoli rapa, l'uva franconia, il pomodoro fiascone, la patata americana o "batata", il per del Curato o "per spada", le nocciole di Chiarano, il broccolo cenedese, le zucche di Ceneda, il topinambur della Vallata, lo spadone di Treviso e Revine, il vitigno Wildbacher d'Austria, il cavolo gigante del Cansiglio, il figo verdone di Scomigo, il ciliegio zimbarlo, il fungo di primavera Spugnola, il radicchio Rosa di Gorizia, la spezia coriandolo a Santa Lucia di Piave, i chiodini del Cansiglio, il per dur (cultivar Spina Carpi), il pero limone, il pomet di San Piero, il pon dela rosa in Carve (Mel), il mais di Piadera, il pomodoro Varrone, la pomella di Soligo, il granoturco cinquantino di Mel, l'uva recantina, il bambù a Mareno di Piave, l'oliva Belvedere e tonda di Villa, il cece, il fungo orecchio di porco in Val Belluna, il marinda, pomidoro d'inverno, la ciliegia trevisana della Pedemontana.