[a. m.] L'ultimo numero (IV-2022) della rivista liventina di cultura “La nuova Castella” è interamente dedicato alla figura di Nicola di Myra (IV secolo), il San Nicolò patrono della città di Motta di Livenza e «santo "ideale" – secondo le parole del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, nella prefazione – per riunire Oriente e Occidente». Fresca di pubblicazione, l'incontro di presentazione all'inizio di novembre è stato voluto proprio nel tempio mottense a lui intitolato. Mario Po', direttore editoriale della rivista, che ha condotto la serata, dopo l'introduzione di mons. Vittorino Battistella, arciprete di Motta, presentando i vari saggi raccolti nella monografia ne ha enfatizzato la validità quasi come «operazione identitaria» volta a fornire «una luce finalmente valorizzante al nostro santo, al rilievo e al significato della dedicazione mottense che d'ora in poi potremo decisamente amare di più». È un'accentuazione, quella del curatore, che si allinea al giudizio e all'augurio - per la comunità cristiana - che si ricava dai testi introduttivi sia del patriarca di Venezia Francesco Moraglia sia del vescovo di Vittorio Veneto Corrado Pizziolo.

In verità, anche chi non sia convinto di dover ricavare anacronisticamente ispirazione "identitaria" dal culto delle reliquie del santo e sia scettico sulla storicità della biografia e dei poteri taumaturgici, può apprezzare il contributo di studio e approfondimento sulla storia e la devozione di uno dei santi dei primi secoli del cristianesimo «più amati e venerati dalle chiese cristiane», il cui culto ha attraversato la sensibilità religiosa di moltissime generazioni ed ha grande "popolarità" anche nel Triveneto e in particolare in alcuni nostri territori vicini, ma anche nell'Oriente ortodosso, oltre che in Europa, e in diverse altre confessioni cristiane. San Nicola, peraltro, sarebbe «il santo che ha goduto nella vita della Chiesa il culto più esteso, dopo quello della Beata Vergine Maria» (P. Gerardo Cioffari OP, San Nicola, Basilica pontificia di San Nicola - Bari). Rapportarsi alle specifiche forme di presenza e persistenza del sacro è operazione tutt'altro che accessoria e superflua: (se mi perdonate l'autocitazione da un precedente articolo sui "Santi del mese") «Li può apprezzare sia chi è sensibile all’apologetica cristiana e alle virtù morali e anagogiche esemplificate dalle vite dei santi, sia chi si interessa alla dimensione antropologica, simbolica, iconografica e artistica di questo culto, come significativa componente della cultura di genti e luoghi».

San Nicola in Gloria e Santi SAN NICOLA: venerato come patrono degli zattieri
  1. Icona ortodossa di Άγιος Νικόλαος (san Nicolao) | 4.bp.blogspot.com.../bari-san-nicola
  2. Lorenzo Lotto, Lorenzo Lotto, San Nicola in Gloria e Santi (1529), Venezia, Santa Maria dei Carmini | Nel 1529 Lotto esegue per l’altare della Scuola dei mercanti di pesce, la grandiosa pala con San Nicola in gloria circondato da Giovanni Battista e Santa Lucia, riconoscibile per l’attributo degli occhi nella coppa. Il modernissimo paesaggio in basso è caratterizzato dalla tempesta, sulla destra, che incornicia lo scontro tra san Giorgio e il drago | finestresullarte.info/.../668-lorenzo-lotto-san-nicola-in-gloria
  3. San Nicolò patrono degli zattieri in un dipinto per San Nicolò dei Mendicoli, Sestiere Dorsoduro (Ve) | San Nicola: venerato come patrono degli zattieri. Nel bellunese e trevigiano, «L'Azione», 25/11/2021 | https://www.lazione.it/Attualita/SAN-NICOLA-venerato-come-patrono-degli-zattieri

Sotto entrambe le prospettive, questo numero della Nuova Castella ha perciò buoni motivi per farsi leggere.

In apertura di rivista, a Stenio Odonti, presidente dell’associazione culturale “Girolamo Aleandro”, promotrice della Nuova Castella, sembra appropriato richiamare anche il “parallelismo” tra Girolamo Aleandro da Motta, il nunzio papale inviato a Worms nel Palatinato per confutare le dottrine protestanti di Martin Luther (1521), e il vescovo di Myra, combattivo difensore dell’ortodossia contro l’eresia ariana al Concilio di Nicea (325): «Forse, viene da pensare che il Duomo fu dedicato a San Nicolò non a caso, ed è proprio quella la chiesa che fu fortemente voluta dal cardinale Aleandro».

L'articolazione della ricerca è stata affidata ad un nutrito gruppo di studiosi, in maggior parte religiosi.
Il saggio di Giorgio Maschio (Facoltà Teologica del Triveneto a Padova) s'incentra sul pensiero teologico di san Nicolò (Nicea, il concilio e la posta in gioco); il frate domenicano Alessandro Cavallo analizza com'è stato rappresentato il santo (L'iconografia di San Nicola); Athenagoras Fasiolo (archimandrita della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia) ripercorre il culto di San Nicolò di Myra nella tradizione della Chiesa Orientale; Michele Bellino (Centro Studi Storici della Chiesa di Bari) focalizza il valore del pellegrinaggio (San Nicola: Bari e l'Oriente nello sguardo di un pellegrino); padre Ludovico Secco ofm ci porta Sulle tracce delle reliquie nicolaiane.
Gli apporti "laici" sono quello di Pier Alvise Zorzi che approfondisce il culto di San Nicolò a Venezia (città che conserva parte del suo corpo) e quello di Giampiero Rorato che vaglia i documenti storici per comprendere le ragioni che hanno decretato San Nicolò, titolare del duomo di Motta.

Ad ampliamento del discorso sul culto locale di San Nicolò, Mario Po' (Appunti del diario di viaggio del 4-5 dicembre 2021) descrive la traslazione via acqua della reliquia, dopo 920 anni della sua presenza a Venezia, fino al porto fluviale di Motta, e poi chiarisce il tema raccontato nell’iconografia nicolaiana presente nelle chiese mottensi, che soprattutto nei dipinti cinquecenteschi di Pietro Malombra e Francesco Bassano rivela una duplice tradizione: quella bizantina (che vede nel vescovo di Myra il teologo difensore della duplice natura di Cristo) e quella veneziana (che affida al santo, protettore dei naviganti, «la dimensione della salvezza e della salute, della Grazia e della medicina»).

Pietro-Malombra-San-Nicola-di-Bari-tra-i-santi-Francesco-GiovanniBattista-e-Pietro Francesco-Bassano-Madonna-con-il-Bambino-in-trono-tra-i-santi Nicolò-Sebastiano-e-Rocco
1) Pietro Malombra, San Nicola di Bari tra i santi Francesco, Giovanni Battista e Pietro, cui appare Cristo in gloria, Duomo di San Nicolò, Motta di Livenza | 2) Francesco Bassano, Madonna con il Bambino in trono tra i santi Nicolò, Sebastiano e Rocco, Duomo di San Nicolò, Motta di Livenza | Fonte: Sergio Momesso, Guida del Duomo di San Nicolò, Motta 2001: duomomottadilivenza.it/.../duomo-di-san-nicolo-motta-guida | Leggi pdf

Iconografia

Guido di Pietro, detto Beato Angelico, Storie di S. Nicola di Bari, 1437 ca. | Tempera su tavola, cm 35 x 61,5 ciascun pannello | Musei Vaticani, Pinacoteca | https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1000016151-0

Le tavolette costituiscono due dei tre scomparti della predella di un grande trittico eseguito nel 1437 dal Beato Angelico per la Cappella di S. Niccolò nella Chiesa di S. Domenico a Perugia. Le altre parti della pala, smembrata nell'Ottocento, si conservano nella Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia. Nei tre scomparti della predella sono illustrati fatti della vita di S. Nicola, patrono della cappella | catalogo.beniculturali.it/.../1000016151-0
 
Beato Angelico, Storie di S. Nicola di Bari
Beato Angelico, Pala di Perugia, Predella, Tre episodi della giovinezza: Nascita di san Nicola, Educazione di san Nicola attraverso il vescovo e San Nicola che dona tre palle doro a tre fanciulle povere per farle maritare | Fonte: upload.wikimedia.org/.../Fra_Angelico_086
 
Beato Angelico, Storie di S. Nicola di Bari
Beato Angelico, Pala di Perugia, Predella, L'incontro di S. Nicola con il Messo imperiale, il salvataggio di un carico di grano per la città di Mira, infine il miracoloso salvataggio di una nave da un naufragio | Fonte: m.museivaticani.va/.../03_01_salvataggio_naufragio
 

Ambrogio Lorenzetti, Il miracolo delle navi granarie - San Nicola resuscita un fanciullo, Uffizi, Firenze | uffizi.it/.../lorenzetti-storie-di-san-nicola

Ambrogio Lorenzetti, Il miracolo delle navi granarie
 
Ambrogio Lorenzetti, Il miracolo delle navi granarie - San Nicola resuscita un fanciullo
 

Bartolomeo Vivarini, San Nicola

Bartolomeo Vivarini, San Nicola, particolare di polittico (1490 circa; Bari, Pinacoteca ‘Corrado Giaquinto’; già Altamura, chiesa di Santa Maria delle Grazie)
Bartolomeo Vivarini, San Nicola, particolare di polittico (1490 ca.), Bari, Pinacoteca "Corrado Giaquinto"; già Altamura, chiesa di Santa Maria delle Grazie | finestresullarte.info/.../san-nicola-culto-a-bari-e-in-puglia-arte | San Nicola porta le tre sfere d'oro, suo tipico attributo iconografico: rimandano alla leggenda secondo la quale il santo le avrebbe regalate a tre ragazze povere che volevano sposarsi, ma non avevano la dote (e dall'episodio discende poi la tradizione del san Nicola-saint Nicholas-santa Klaus che porta i regali).

Sitografie


La nuova Castella, rivista liventina di cultura

La Nuova Castella IV-2022 - coverLa nuova Castella. Rivista liventina di cultura, Ottobre 2022, Marcianum Press, Venezia
La rivista si può acquistare nelle librerie o sugli store on line: lafeltrinelli.it | amazon.it | librerie.coop | ibs.it | mondadoristore.it | libreriarizzoli.it ...
 
Nell'ultimo numero ha voluto presentarsi così: «Si può produrre cultura locale senza produrre “localismo”; è questo il compito che da tempo si è dato la Rivista di cultura liventina “La Nuova Castella”. Dopo alcuni anni di attività un po’ in secondo piano, “La Nuova Castella” sceglie ora di darsi un nuovo respiro relazionandosi con Marcianum Press – Edizioni Studium, ritenendo che anche i suoi contenuti culturali, collegati ad un territorio tra Veneto e Friuli tra i più dinamici del nostro Paese, possano affermarsi meglio. La pubblicazione è un organismo dell’Associazione dedicata alla grande figura del cardinale Gerolamo Aleandro, che seppe non perdere il sentimento di appartenenza con la natia Motta di Livenza, pur affermandosi come intellettuale rinascimentale presente nel circolo di Erasmo da Rotterdam, Manuzio, Bembo, Raffaello e come esponente di primo piano della Chiesa di Leone X. Il presente numero è monograficamente dedicato a San Nicolò, la cui corretta conoscenza costituisce un modo efficace per discutere di Oriente/Occidente, della dottrina centrale del cristianesimo, del sistema storico dei simboli nel territorio liventino, della civiltà veneziana dall’anno Mille in poi».